ALIMENTAZIONE E LETTERATURA

Sapori del mare

Si sa, i ragazzi non amano molto il pesce, eppure si tratta di un cibo ricco di nutrienti importanti e che ha sfamato interi popoli nel passato ed ancora oggi. Nella tradizione italiana il pesce viene consumato la vigilia di Natale, per questo i ragazzi della 3^C hanno avuto come compito di natale: assaggiare dei piatti di pesce. Un cibo che non è più molto diffuso. Lo spunto è stato dato da una curiosa canzone napoletana del ‘700, ”O’ Guarracino”, in cui si nella narrazione vengono elencati tutti i pesci allora conosciuti del Mar Mediterraneo.

Carlotta B. – Il sapore dello sgombro

Lo sgombro dall’aspetto esteriore non pare un cibo molto invitante. Siccome è un pesce della famiglia scombridae il sapore è molto simile a quello del tonno: ha una consistenza tenera e morbida. Quello che sento in bocca però è diverso: al primo impatto si sente si sente il sapore dell’acqua del mare molto salmastra, poi un sapore pungente ma allo stesso tempo avvolgente con un retrogusto lievemente amarognolo. Infine lo sgombro non è tanto male, anche se il sapore è un po’grossolano, diciamo che non è un pesce da servire con lo champagne  

Francesca C. – Il sapore del pesce Palombo

Cotto al forno. Il pesce Palombo quando lo si mette in bocca e si assapora, ha un gusto molto leggero, che insieme al limone crea un miscuglio di bontà, è un tipo di pesce stopposo(molto compatto e filaccioso)anche se quando si mastica si fa fatica a digerirlo, assomiglia molto al Merluzzo, ha una forma molto simile alla carne. Devo dire che mi è piaciuto molto, lo consiglio a tutti.

Sofia C. – Il sapore del risotto alla marinara 

Durante le vacanze di natale e prima che inizi l’ anno nuovo di solito vado a visitare una città che non ho ancora visto insieme alla mia famiglia  quest’ anno sono andata a Napoli e mentre giravo per la città, la sera ci siamo fermati a mangiare in questo ristorante di pesce che era uno tra i più famosi di Napoli. Ci sediamo, prendiamo posto e ci mettiamo a guardare il menu per ordinare, quando arriva il cameriere per prendere le ordinazioni io decido di prendere il risotto alla marinara;dopo di che aspettiamo un po’ di tempo e alla fine dopo circa 30 minuti arrivano i piatti tra cui il mio risotto alla marinara che si presentava in un piatto dalla aspetto molto gustoso con un gambero posizionato  circa verso il centro. Inizio a gustare il mio risotto dove si sente come prima cosa il riso che si fonde col sapore del pesce, sento i vari tipi di pesci presenti nel piatto per esempio: i gamberi, i calamari, le cozze, non solo mentre lo mangiavo sentivo anche le cozze morbide e gli altri pesci presenti che si confondevano tra di loro e si fondevano in un unico sapore che ti riportava mentre lo mangiavi in spiaggia durante una giornata calda di luglio. Insomma un piatto veramente dal sapore gustoso e delizioso,dove si riuscivano anche a sentire i calamari morbidi che si univano  e formavano un sapore molto forte quando se ne mangiava anche solo un boccone,un piatto veramente unico dal sapore marittimo ma non solo un risotto dove tutti i sapori si uniscono e si fondono insieme, un piatto pieno di armonia.

Domenico G. – Il sapore del Calamaro

Il calamaro è un mollusco che si mangia fritto, lo si  taglia in striscioline,dopo aver tolto la parte inferiore e dopo averlo lavato si passa nella farina e si mette nell’olio bollente. Quando lo metti in bocca senti che fuori è croccante ma dentro è morbido,è molto unto perchè è fritto ma anche molto viscido ed è difficile da masticarlo. Ci vogliono 20 minuti che sia pronto. Il calamaro è come un pezzo di mare che è stato preso e l’ hanno fritto,l’ ho mangiato ed era buonissimo me ne sono mangiato 8 pezzi e ne volevo altri però c’erano altre cose da mangiare quindi ho rinunciato.

Luigi M. – Il sapore della seppia

 È il 24 dicembre sono a tavola a casa di mia nonna e come ogni casa  di un tradizionalista che si rispetti la tavola è imbandita con piatti a base di pesce. E dopo primi, antipasti, contorni, digestivi e bevande varie, eccolo arrivare tra uno dei secondi, il piatto che mi avevano assegnato come compito: la Seppia. Mia nonna , l’aveva preparata ripiena con la mollica di pane. Appena mi è stata servita nel piatto l’ho osservata a 360° notando principalmente le sue sfumature di colore che vanno dal bianco al viola poco intenso. Dopo averlo analizzato ho tagliato un pezzo  e l’ho messo in bocca. Ho sentito subito la consistenza gommosa del pesce e la croccantezza della mollica che era al suo interno. Per quanto riguarda il sapore invece era molto delicato, che anche se non molto forte mi piaceva molto, e veniva sovrastato dal sapore delle spezie e in maniera minore dal pane.


Tobias P. – Il sapore delle alici

Volevo farmi cucinare le alici dalla nonna ma non le abbiamo trovate al mercato del pesce e quindi le ho dovute comprare e mangiare sopra la pizza. Già prevedevo una cena fantastica ma avvicinandomi alla cucina ecco che sento un odore acre. Ora di cena ed ecco che mi ritrovo nel piatto una fetta di pizza con sopra un paio di alici, ecco cosa era quell’odore!. Sicuramente l’odore non poteva che rispecchiarne il sapore che impregna la bocca e copre ogni altro gusto; peccato la pizza è uno dei miei piatti preferiti. L’alice si scioglie in bocca lasciando attaccato al palato un misto di lische e granuli che aumentano il sapore per mille. Il primo incontro tra il mio palato e le alici è da scordare.

Giorgia S. – Il sapore dell’alletterato

L’Alletterato è un pesce che vive nel Mar Mediterraneo. Il suo sapore è molto simile a quello del tonno rosso è solamente un po’ più dolciastro.

Per chi volesse ascoltare la canzone “O’Guarracino” vi proponiamo un link alla versione del cantante Roberto Murolo, noto promotore della storica canzone napoletana.